Intervista a Francesco Calore

Francesco Calore - Allenatore Granarolo Basket

Puoi presentarti brevemente?
Mi chiamo Francesco Calore, ho 24 anni e ho vissuto i primi 19 in provincia di Taranto, a Pulsano. Poi mi sono trasferito a Bologna e mi sono laureato in Ingegneria Informatica (attualmente studio per la Laurea Specialistica). Da quando avevo 15 anni faccio l'allenatore di Pallacanestro, prima a Pulsano, dove da assistente ho fatto un interzona Cadetti col gruppo '85, poi a Castel Maggiore, un anno a Castel San Pietro e da due lavoro per il Granarolo Basket, società con la quale ho avuto quest'anno per la prima volta la possibilità di partecipare ad un campionato giovanile di eccellenza da capo allenatore con il gruppo Under 15. Nell'estate scorsa ho frequentato il secondo anno del Corso CNA a Bormio, ottenendo la qualifica di Allenatore.

Perchè consideri importante partecipare ad un torneo come il Daimiloptu?
Perché è un'esperienza sensazionale dal punto di vista umano, che ti permette di conoscere altre realtà in giro per l'Europa e di approfondirle non solo dal punto di vista della pallacanestro, ma anche per tutti gli altri. In ogni caso tutte le sere con gli allenatori che ospito si fa sempre l'alba a parlare della palla a spicchi... Sicuramente all'ultimo giorno del torneo arrivi morto, ma in ogni momento pensi sempre che ne valga la pena.

Qual'è secondo te l'obiettivo primario di tornei come questi?
Sicuramente la socializzazione tra ragazzi di diverse nazioni, che parlano diverse lingue, ma che hanno molto spesso gli stessi interessi, e hanno in comune la grande passione per questo sport. Ho fatto questa esperienza per tre anni consecutivi con tre squadre diverse. Non ho mai visto nessun ragazzo scontento di stare con una persona di un'altra nazione nella propria stanza. Questo vuol dire far maturare i ragazzi nell'ottica di una cultura globale europea che molto spesso non hanno possibilità di comprendere se non "a parole".

Pensi che sia importante organizzare altri tornei del genere in Europa?
Sarebbe una cosa stupenda poter viaggiare per l'Europa e conoscere nuove nazioni, facendo lo stesso tipo di esperienza altrove.

Cosa pensi dello stato attuale del basket giovanile in Europa?
Secondo me dopo gli anni bui immediatamente successivi all'invasione dei comunitari nei campionati nazionali, in Europa si è mosso qualcosa e negli ultimi anni si è ricominciato a lavorare molto nei settori giovanili. Non è un caso che ormai non ci sia più differenza (se non in meglio) tra i giovani europei e quelli americani che escono dai college. In Italia probabilmente siamo indietro rispetto ad altre realtà europee da questo punto di vista, anche se alcuni settori giovanili delle società di Serie A stanno facendo un grandissimo lavoro e grandi investimenti economici per tornare a "produrre" dei giovani che possano giocare davvero nelle prime squadre.

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